Qui trovate la puntata di Stereonotte dedicata a Lola vs Powerman and The Moneygoround e al complicato rapporto tra musicisti e music business.
La playlist
The Jaded Hearts Club, Reach out
The Kinks, Denmark Street
The Kinks, Top of the Pops
The Kinks, Lola
The Kinks, Apeman
The Kinks, Got to be free
The Byrds, So you want to be a rock and roll star
The Smiths, The boy with the thorn in his side
The Clash, Complete Control
Sex Pistols, E.M.I.
Pink Floyd, Have a cigar
Melanie, What have they done to my song, Ma
Blur, Country House
Joni Mitchell, Free man in Paris
Paul Simon, Wristband
Bill Callahan, Bonnie Prince Billy ft Bill MacKay, Deacon Blues
Il boxset 2020
Il 27 novembre 1970 usciva Lola vs Powerman and The Moneygoround dei Kinks. Per festeggiare i cinquant’anni del “quasi” concept album, esce in questi giorni un ricco cofanetto curato dallo stesso Ray Davies: l’album originale stereo rimasterizzato dai master originali, singoli (mix stereo e mono), lati B, mix alternativi originali e, in esclusiva per il boxset, nuovi medley con Ray & Dave Davies che parlano nella cucina di Ray, più nove nuovi remix e out-takes dai nastri della sessione originale, nastri inediti della sessione e live, versioni strumentali e acustiche, demo inediti e materiale della BBC.
L’album
Lola è stato l’ottavo album in studio dei Kinks, uno sguardo satirico, pungente, un’analisi sconsolata sul mondo del music business, inclusi editori, manager, produttori, mass media, stampa musicale e case discografiche. Un viaggio che parte da Denmark Street, la via del West End di Londra dove si trovavano tutti gli editori musicali e che dagli anni 50 era associata alla popular music britannica, per la presenza di editori musicali ma anche di studi di registrazione e negozi di musica. Lola, il singolo, nasce il giorno di Natale del 1969. Ray Davies e suo padre erano in un pub della zona nord di Londra – i Kinks sono di Muswell Hill – e Ray era preoccupato perché i Kinks erano sempre al punto di partenza e riuscivano a sopravvivere solo grazie ai tour incessanti. Il padre posò il boccale di birra e disse a Ray: “Figliolo, se devi andare sempre in tour con questi ritmi, ti serve una canzone di successo, una hit mondiale”. Quando Ray tornò a casa quella sera, pensò di scrivere una canzone con un ritornello orecchiabile come una ninna nanna, che anche le sue figlie avrebbero potuto canticchiare. Solo che l’argomento della canzone finì per essere piuttosto sensazionale all’epoca, perché Lola è un travestito.