Fa caldo. Fa un caldo torrido, ma per fortuna una cosa che a Roma non manca è il buon gelato. Ce n’è letteralmente per tutti i gusti, ma se i vostri gusti sono esigenti, allora le gelaterie da segnalare sono alcune in particolare. Se non amate i gelati troppo creativi ma quelli di stagione, se ai fronzoli preferite la sostanza e la genuinità, se poi volete evitare il latte e lo zucchero, allora gli indirizzi si contano davvero sulle dita delle mani. Cominciamo con i tre che frequento con più piacere e facilità, un breve itinerario delle delizie dal Rione Monti a S. Giovanni e il Tuscolano.
Grezzo,Via Urbana, 130. Via Urbana non è più la stessa da quando ha aperto questa pasticceria-gelateria vegana-crudista. Dolci e cioccolato sono superbi, così i biscotti e i frullati. Tutto costa un occhio della testa, ma perlomeno è supernutriente, quindi ne bastano piccole quantità per essere sazi e soddisfatti, e gli ingredienti sono di prim’ordine. Qui tutto è fatto in casa e tutto è senza latticini e, altrettanto importante, senza saccarosio né fruttosio. Latte di mandorla e zucchero di cocco, avete fatto caso quanto costano nei negozi bio? Allora preparatevi a spendere 5-6 euro per un mini dessert o un frullato, e almeno 3 euro per una coppetta minuscola di gelato, ma strabordante di sapore. Il gelato di Grezzo non assomiglia a niente che avete assaggiato prima, è quasi una rivelazione, una sorpresa per il palato. Si potrebbe dire un gelato da meditazione. Oggi ho scelto mandorla e frutti di bosco e non me ne sono pentita. Mi meritavo una consolazione dopo essere andata dal commercialista.
San Crispino, Via Acaia, 55, Roma. Il gelato di questi due fratelli ormai è storia. Dagli esordi hanno moltiplicato, ma non troppo, i punti vendita (anche in Via della Panetteria, Pantheon, Aeroporto di Fiumicino). La filosofia è la stessa: rigore nell’offerta dei gusti (secondo stagione) e niente fronzoli. Qui il gelato si serve solo in coppetta perché la gelateria non fa i suoi coni e non si fida di quelli degli altri, e se scegliete un abbinamento sbagliato, si rifiutano di assecondare il vostro cattivo gusto. Il gelato è più freddo rispetto alle gelaterie commerciali (ricordiamoci che questa è una boutique del gelato) perché non ci sono conservanti, emulsionanti, additivi, grassi. Un tempo Erano anni che non ci andavo e per fortuna non è cambiato niente. Mini coppetta di Sorbetto al lampone e al melone e crema di pistacchio. La foto immortala il finale rinfrescante di una giornata torrida. L’ho mangiato nel locale per godermi l’aria condizionata!
Gelatario, Via Tuscolana 325: Devo ringraziare la mia amica Viviana per avermi fatto scoprire questa gelateria praticamente sotto casa. Esiste da sei anni e io non me ne ero accorta, distratta che sono. Da Gelatario ho assaggiato un pistacchio vegano salato (ci mettono il sale rosa) e un mango squisito. Gli ingredienti sono bio, la provenienza è elencata in una mappa, l’assortimento vasto, dal classico al creativo (c’è il gelato alla Camilla, come la merendina, e quello con i biscotti Gentilini, tipicamente romani). Le dosi sono generose e l’offerta comprende ghiaccioli, mega macedonie e frullati. Gelatai molto disponibili: mi hanno insegnato come fare il gelato in casa in 30 secondi senza usare latte né zucchero e nemmeno la gelatiera. Gente seria, appassionata, pratica, concreta. Questa coppetta è il giusto premio dopo un bell’allenamento di Pilates!
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