La saga di Briol potrebbe essere un romanzo che attraversa tre secoli. Non abbastanza drammatica per Emily Bronte, l’avrebbe potuta raccontare magnificamente Jane Austen a partire dalle prime generazioni, a cominciare dalla storia di Heinrich e Johanna.
Tutto inizia con un uomo d’affari di Bolzano nato nel 1837. Heinrich Settari vendeva porcellana e seta, aveva denaro, buon gusto e la passione per il moderno: fu il primo bolzanino a possedere una macchina fotografica e il secondo a comprare una macchina per cucire. Johanna Ringer veniva da una famiglia molto intraprendente: il padre gestiva una locanda sulla via del Brennero e forniva cavalli e trasporto per attraversare il Corno del Renon, all’epoca l’unica strada per dirigersi a sud. Inoltre gestiva l’ufficio postale, la dogana e aveva un allevamento di bachi da seta. Gli alberi da frutta li aveva fatti tagliare per prevenire i furti. Inoltre possedeva una locanda con annesse terme a Dreikirchen, poca sopra Barbiano. Siamo alla metà del 1800 e Johanna è una bambina poi una ragazza vestita di seta, educata in una scuola esclusiva che la tiene via da casa tre anni. Nella sua giovinezza felice e agiata, una serie di eventi catastrofici causano un drammatico rovesciamento di sorte: i cavalli soccombono a una malattia, il padre muore e si costruisce la ferrovia che rende obsoleto il precedente sistema di trasporto. Quando muore anche il fratello maggiore, non resta che vendere la locanda.
Quando Heinrich e Johanna si sposano lui ha 36 anni e lei 20, lui compra le proprietà della famiglia Ringer e insieme gettano le basi del turismo in Sudtirolo. La ferrovia aveva reso obsoleti i cavalli, ma i treni portano turisti a Dreikirchen e al centro termale che Settari amplia e ammoderna. Ogni volta che nasce un figlio, Johanna chiede in dono al marito un appezzamento di terra. Ora, vuoi che Johanna fosse molto fertile, o che avesse aspirazioni da latifondista, o tutte e due le cose, i Settari ebbero quindici figli (di cui undici femmine), il che li rende proprietari di tutta la montagna: Johanna diventa la Bergfrau, la signora della montagna.
Heinrich muore improvvisamente nel 1896 (Johanna gli sopravviverà per 35 anni) e non fa quindi in tempo a vedere l’albergo Briol, inaugurato come espansione di Dreikirchen il 17 giugno 1898. L’età d’oro del turismo nel Sudtirolo inizia nel 1900. Già da allora si scappava dalla cappa di afa di Bolzano e nei mesi estivi si andava a villeggiare sui monti per godersi l’estate al fresco.
L’inaugurazione di Briol segna l’inizio del regno sulla montagna della vedova Johanna, che vuole dare un’abitazione a ciascuno dei suoi figli. Costruisce case senza steccati, integrate nel paesaggio, ognuna per conto suo, in un luogo speciale, nascosta ma a portata di mano. Nella tradizione di famiglia, l’ultima a nascere è una piccola casa sull’albero alle spalle di Briol, un rifugio che l’attuale proprietaria, Johanna come la sua antenata, ha costruito per sé. (continua)