«Ci sono dipinti che con la loro presenza mi hanno afferrata per le spalle e immobilizzata; disegni così intricati e complessi da aver richiesto la mia totale presenza mentre all’orecchio mi sussurravano questa domanda: “In questo preciso istante, potresti trovarti in qualsiasi altro posto che non sia questo, adesso?”»
Toccami di Francesca Ramsay è un saggio-memoir scritto da una giovane storica dell’arte inglese. Una riflessione sul senso di sé, la presenza a se stessi, le aspirazioni, la vita che viviamo più o meno consapevolmente, quello che ne facciamo e soprattutto quello che non ne facciamo. è un discorso che abbraccia il genere, la classe, il neoliberismo, la crisi immobiliare, le sperequazioni, lo sfruttamento (argomenti comuni agli altri due libri che ho tradotto per Atlantide: Mal di casa e La melanconia di classe). La loro somma produce un senso di dissociazione, più o meno forte, rispetto alla realtà. L’uso aberrante dei social, la rete, le app contribuiscono al nostro malessere, come anche quel cambio di atteggiamento nell’educazione dei figli a partire dagli anni Novanta in poi (per non farli crescere con scarsa autostima facciamo di loro dei narcisisti). Francesca Ramsay vive lampi di assoluta realtà davanti ad alcune opere d’arte: usando l’arte come un talismano va alla ricerca della prossima esperienza che la faccia sentire viva e presente a se stessa. Spesso il trucco non funziona, così cerca altri sistemi, vari e spesso divertenti, a volte con risvolti lievemente tragici (la sua franchezza e onestà sono ammirevoli!), dalla new age al sadomaso (che è molto più vicino all’estasi religiosa di quanto si possa pensare). Sono esperienze che la portano – passo dopo passo, letteralmente – alla scoperta del mondo e di se stessa attraverso i sensi e il respiro, quell’alito che fa vivere il mondo e che ci unisce, che rigenera e ci cambia fisiologicamente e psicologicamente. Con la realtà l’autrice instaura un negoziato che non è mai definitivo, per questo dovremmo far tesoro del suo consiglio: «Per favore – per il bene di tutti – afferrate bene la realtà quando la trovate. Legatevela addosso e portatela sempre con voi». A voi scoprire che cosa significa.
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